L’idea di un Itinerario Culturale su Nicolò Paganini (1782-1840) è nata nel 2018, Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Paganini è unico per il suo carisma, le sue abilità musicali e la sua capacità di essere protagonista del suo tempo, rivoluzionando le modalità di creazione e interpretazione della musica, in particolare per il violino, ma anche in termini di organizzazione degli eventi musicali: tra le altre cose, è stato il primo a pensare al ruolo del direttore d’orchestra, all’organizzazione di tour musicali, di concerti di beneficenza (li organizzava ovunque), e il suo tour di 6 anni, dal 1828 al 1834, è stato il primo tour musicale nel senso moderno (più di 100 anni prima delle celebrità del nostro tempo). Le persone riempivano i teatri e i luoghi in cui si esibiva in tutte le tappe del suo viaggio attraverso Austria, Boemia, Polonia, Germania, Francia, Paesi Bassi, Gran Bretagna, Irlanda e Belgio. Ha trasformato la sua figura in un’icona del suo tempo, suscitando una grande popolarità internazionale; il suo abbigliamento “oscuro” è stato imitato e adottato da molti in tutti i paesi del continente europeo, e la sua fama si è diffusa fino in America. È stato un innovatore nel marketing, nella gestione e nell’immagine, in un’epoca in cui tutto ciò non aveva l’importanza che ha oggi. Per questo motivo, è ancora oggi un personaggio di grande fama e popolarità, a lui sono dedicati film e documentari, spettacoli teatrali e musicali, numerosi festival e premi.
Il progetto del 2018 mirava a organizzare una sorta di presentazione dell’artista e della sua musica in collaborazione con organizzazioni in 7 paesi. Un grande successo. Ma i promotori del progetto, gli stessi della proposta attuale, si sono presto resi conto del potenziale dell’Itinerario al di là di Paganini e della sua epoca. Infatti, nella sua vita, nella sua carriera musicale, nei suoi tour esecutivi, Nicolò Paganini ha aperto nuove vie riguardo alla condivisione del suo messaggio innovativo, incontrando numerosi artisti, molti dei quali più giovani di lui, agendo come catalizzatore, ispiratore e stimolatore per figure come Liszt, Schubert (Austria), Berlioz (Francia), Chopin (Polonia), Mendhelsson, Schumann (Germania), Donizetti, Rossini, Verdi (Italia); si esibiva nelle corti europee (piccole e grandi dell’epoca), per le persone potenti del tempo, ma condivideva anche, nei luoghi popolari, un interesse per la musica popolare locale, adattandola alle sue esibizioni. È questa flessibilità e universalità che lo rendono un personaggio europeo, ispirando anche scrittori, pittori e altri artisti. Da qui l’evoluzione del progetto iniziale. Infatti, da Paganini alla sua epoca, si apre la potenziale Via Culturale del Consiglio d’Europa, di cui Paganini, ancora una volta, è l’ispirazione, ma che ha uno scopo molto più ampio europeo e internazionale, poiché può narrare non solo Paganini ma il mondo della musica europea tra l’Illuminismo e il Romanticismo, ovvero l’era in cui nacquero sentimenti e istanze legate alle identità nazionali piuttosto che alle famiglie reali e nobili, e in cui l’idea di Europa come insieme di popoli e culture con una matrice comune cominciò a crescere. In questo caso parliamo di musica. Nel 2022 è stato avviato questo percorso, che ha un momento chiave nell’aprile 2023 con la costituzione dell’Associazione Internazionale European Paganini Route, che riprende l’eredità del lavoro svolto dal 2018 e si struttura per sostenere una candidatura al Consiglio d’Europa come Itinerario Culturale internazionale, riunendo aspetti del progetto corrispondenti ai 5 campi d’azione. In questa nuova concezione, l’Itinerario non è più dedicato esclusivamente al personaggio di Paganini, considerandolo solo come un modello e sinonimo di virtuosismo. L’obiettivo dell’Itinerario è raccontare la storia della sua epoca, gli effetti e le conseguenze della sua storia, personalità e attività su altri autori ed esponenti straordinari della cultura del suo tempo. L’idea diventa quindi quella di un Itinerario Culturale sulla musica come strumento di dialogo interculturale tra i popoli d’Europa, per mettere in risalto la loro cittadinanza europea ben prima (oltre 100 anni prima) della nascita di un progetto di Europa unita.
La musica diventa il veicolo ideale per diffondere i valori della creatività, della democrazia e tutti gli altri che diventeranno valori europei: l’identità dei popoli europei, la caratterizzazione delle diverse culture come base per processi di unione in nazioni che non si basano più su principi e re, ma sui popoli, sulla democrazia. Oggi, il messaggio per le nuove generazioni è ancora vivo e vitale. I giovani, attraverso la musica di autori come Paganini, Schubert, Chopin, Rossini, Verdi, fanno rivivere questi valori al di là dei confini nazionali. Gli awards e le competizioni sono frequentati da giovani provenienti da tutta Europa e dal resto del mondo. EPR, insieme all’altro Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa, Mozart Way, l’unico tra i 47 attualmente certificati dedicato a un grande personaggio della musica, diventano una nuova strategia per l’EPA. EPR riunisce anche i Teatri, luoghi di produzione culturale che ancora oggi esistono, importanti sia per gli aspetti artistici e architettonici, ma anche come siti storici che ospitano artisti internazionali e ispirano le giovani generazioni. La certificazione di EPR fornirà senza dubbio una nuova motivazione alla rete per espandersi e avvicinare sempre più città, associazioni, scuole, università e accademie, conservatori e sempre più giovani al Consiglio d’Europa e al mondo degli Itinerari Culturali.
Certificando EPR, si certifica la musica come un valore europeo di cui Paganini è solo lo spunto, un ulteriore effetto e un lascito da parte di un personaggio che ha cambiato la scena musicale internazionale, anche se non era il più grande, ma sicuramente uno dei più famosi, un grande comunicatore senza dubbio, un musicista che ancora oggi vive attraverso le sue opere e la sua fama che va oltre la musica, e che continua a vivere ancora oggi grazie a un Itinerario Culturale.