Niccolò Paganini (Genova, 27 ottobre 1782 – Nizza 27 maggio 1840) è il violinista per eccellenza.
Le sue doti naturali e la sua tecnica innovativa lo hanno fatto diventare, all’epoca in cui visse, una vera celebrità. Il padre, dopo esser stato il suo primo maestro, lo fece studiare prima con G.
Servetto, un violinista locale e poi con il famoso G. Costa, per poi mandarlo da Alessandro Rolla e Gaspare Ghiretti a Parma.
Agli inizi del 1800 Paganini si recò in Toscana dove si fermò per circa una decina di anni alla corte della Granduchessa Elisa Baciocchi alla quale dedicò la Sonata “Scena amorosa” per violino a due corde. In tale periodo gli fu donato il Guarneri del Gesù da lui chiamato “Cannone”.
In seguito si affrancò dalla corte toscana e iniziò la sua tournèe in Italia ottenendo trionfali successi.
Successivamente nel 1828 iniziò la sua tournèe verso l’Europa dove entusiasmò il pubblico con i suoi 400 concerti in moltissime città fra le quali Vienna, Berlino, Varsavia, Parigi, Dublino, Londra, diventando un uomo molto ricco. Nel Settembre del 1834 Paganini rientrò in Italia dopo sei anni di assenza.
Dopo una permanenza a Parma governata da Maria Luigia che gli affidò la Direzione
dell’Orchestra Ducale, Paganini si trasferì nel 1839, a Marsiglia e da lì a Nizza dove morì il 27 maggio 1840.